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Il Mal dell'Esca

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Il Mal dell’esca (Stereum hirsutum, Phellinus ignarius) è determinato da due funghi xilovori, questi entrano nella pianta solo attraverso ferite (preferiscono le parti vecchie ed ammalate), si moltiplicano ed invadono i tessuti legnosi disgregandoli per via enzimatica provocando la carie.
La malattia si propaga nel vigneto sia per azione diretta del micelio che passa dal legno infetto a quello sano, sia per trasmissione diretta mediante gli arnesi di taglio usati nelle potature.
I patogeni si conservano nell’ambiente producendo sclerozi ibernanti.


Sintomi sulle foglie:

  •  Il sintomo compare nella sua massima evidenza in piena estate con iniziali aree giallastre, internervali e marginali, al cui centro si formano estese necrosi rossastre con il tessuto che tende a lacerarsi, in fase di disseccamento.


Sintomi sui grappoli:

  •  La sintomatologia tipica si presenta con macchiettature necrotiche, gli acini maturano irregolarmente. Quella atipica sui tralci morenti i grappoli disseccano rimanendo attaccati.


Sintomi sui tralci e sul legno:

  •  I tessuti ammalati sia del tronco che dei vecchi tralci presentano ampie aree imbrunite per effetto dell’ossidasi secreta dal fungo, che distrugge il tannio del legno (disgregazione dei tessuti legnosi).
    Sui fusti, nella fase finale della malattia, oppure su piante morte da poco tempo, si può notare la formazione dei caratteristici carpofori mensoliniformi.
     

 

Aggiornato il: 28 agosto 2006